lunedì 18 febbraio 2013

La MAFIA delle SS (società sportive)

Riepilogo delle puntate precedenti: sono calato 37 Kg, da solo, senza drogarmi e senza particolari aiuti se non quello paziente e tollerante di mia moglie.
Vado dal medico per farmi prescrivere un esame del sangue di routine, già che ci sono gli chiedo una visita cardiologica sotto sforzo. Detto fatto.
Mi reco al cup per le prenotazioni, ovviamente per l'ECG ci sono problemi: "guardi è un esame di secondo livello, non la fanno accedere se prima non fa una visita cardiologica 'standard'."
Spiego pazientemente che già anni fa ne feci una, e che poi non mi mandarono alla visita sotto sforzo perchè non avevo problemi; inoltre spiego che girando in bici qualche centinaio di Km al mese, e non essendo più giovanissimo, anche IL MEDICO mi ha consigliato di farne una.
"No guardi non si può fare, provi a telefonare al Centro di Medicina dello Sport".
Telefono, una comica:
Io: "Buongiorno, vorrei prenotare COME PRIVATO una visita cardiologica sotto sforzo"
Lui: "Quanti anni ha?"
Io: "38"
Lui: "No guardi, a questo numero prenotiamo solo gli ultraquarantenni, e comunque non accettiamo privati, neanche a pagamento".
Io: "Mi scusi ma se volessi iscrivermi a qualsiasi competizione 'open'?"
Lui: "Ci vorrebbe la richiesta dell'organizzazione e COMUNQUE un'iscrizione a una società sportiva".

Alcune riflessioni:
  • Se mi avessero chiesto 80 euro non avrei battuto ciglio, facendo la richiesta da privato; quindi l'AUSL  piange miseria ma quando si tratta di incassare subentrano misteriosi impedimenti azzeccagarbuglieschi.
  • Nessuno si vuol più prendere alcuna responsabilità
  • Uno dei grandi problemi della diffusione dello sport in Italia è la mafia delle società sportive e delle federazioni che fanno da imbuto rispetto a qualsiasi tentativo diverso di diffondere lo sport. Sei un privato? Sfiga.

venerdì 8 febbraio 2013

Metabolismo e dieta.

Inizio con una precisazione: non sono un medico ma soltanto un curioso che sta sperimentando uno stile di vita più sano, ma non è detto che quello che va bene per sia adatto per tutti, ovviamente.
Seconda precisazione: aggiungere ad ogni consiglio "con moderazione". Ognuno giudichi per sè la propria soglia.

Poi veniamo ai piccoli effetti collaterali di una vita più attiva:
  •  Metabolismo alto vuol dire tanta energia, a volte mi sento un leone e devo moderarmi, perchè potrei “sbranare” qualcuno o esagerare con lo sport.
  • A volte mi addormento con difficoltà, ma un libro non troppo avvincente è sempre mio caro amico
Ed ora le "mie regole auree” per tenere sveglio il metabolismo:

  • Bere tanta acqua (+ caffè, tisane, the verde, citrus...).
  • Non saltare i pasti (ad esempio io non amo la colazione ma un frutto al mattino minimo lo mangio, magari sgranocchiando mezza stecca di cannella).
  • Pochi carboidrati.
  • Vestirsi poco, riscaldamento basso, abituarsi alle temperature fresche (il fisico brucia di più e non si "siede").
  • Dieci flessioni alla mattina appena alzato.
  • Camminare, possibilmente con passo veloce e mani libere; i medici dicono almeno mezz'ora, ma non potendolo fare cerco di recuperare durante il giorno con tanti piccoli spostamenti, magari poco vestito e di corsetta.
  • cardio (bici e corsa) senza strafare, almeno fino a quando non sarò più in forma
  • Un po’ di pesetti in casa e di stretching sul tappeto (cercando di non fare MAI due giorni consecutivi della stessa attività, cioè cardio-cardio o potenziamento-potenziamento). Anche i muscoli bruciano calorie.

Sport “bruciagrassi”?

Ogni tanto risento il classico mantra di molti istruttori sportivi, che recita qualcosa del tipo:
frequenza cardiaca bassa -> bruciagrassi
frequenza media -> allenamento soft
frequenza alta (non oltre la soglia aerobica) -> cuore polmoni

Poichè non faccio sport per bruciare i grassi (anche se ho ancora parecchi chili da perdere) ma come sfogo e voglia di vita all’aria aperta, ultimamente sto cercando di fare un po’ del cosiddetto “interval training” per migliorare un po’ la mia scarsa capacità atletica e divertirmi sempre di più :).

Ad esempio l’ultima decina di chilometri in bici prima del rientro, cerco di alternare circa 45 pedalate “con un rapporto duro” (circa 30 secondi, ma è più facile contare le pedalate) e qualche minuto sempre alla stessa frequenza di pedale ma con un rapporto più tenero.
Idem con la ciclette in casa. Quando raramente esco per correre, faccio 2 minuti di corsa “relativamente veloce” (rispetto al mio ritmo) e 3 di passo...

Leggo per caso che esiste un sistema (che pare) efficace per perdere peso con allenamenti BREVI E INTENSI: 30 secondi a frequenze alte (>80% della frequenza massima) e un minuto di recupero, per tre volte consecutive, UNA VOLTA alla settimana.

Tale rimedio sarebbe persino più efficace (in ottica “brucia grassi”, per la salute conta ovviamente anche il resto) di ore di lunghissime (e forse per molti pallosissime) camminate o pedalate...

Di chi bisogna fidarsi allora? Beh del proprio fisico.