Ogni tanto risento il classico mantra di molti istruttori sportivi, che recita qualcosa del tipo:
frequenza cardiaca bassa -> bruciagrassi
frequenza media -> allenamento soft
frequenza alta (non oltre la soglia aerobica) -> cuore polmoni
Poichè non faccio sport per bruciare i grassi (anche se ho ancora parecchi chili da perdere) ma come sfogo e voglia di vita all’aria
aperta, ultimamente sto cercando di fare un po’ del cosiddetto
“interval training” per migliorare un po’ la mia scarsa capacità
atletica e divertirmi sempre di più :).
Ad
esempio l’ultima decina di chilometri in bici prima del rientro, cerco
di alternare circa 45 pedalate “con un rapporto duro” (circa 30 secondi, ma è
più facile contare le pedalate) e qualche minuto sempre alla stessa
frequenza di pedale ma con un rapporto più tenero.
Idem
con la ciclette in casa. Quando raramente esco per correre, faccio 2
minuti di corsa “relativamente veloce” (rispetto al mio ritmo) e 3 di
passo...
Leggo per caso che esiste un sistema (che pare) efficace per perdere peso con allenamenti BREVI E INTENSI: 30 secondi a frequenze alte (>80% della
frequenza massima) e un minuto di recupero, per tre volte consecutive,
UNA VOLTA alla settimana.
Tale
rimedio sarebbe persino più efficace (in ottica “brucia grassi”, per la salute
conta ovviamente anche il resto) di ore di lunghissime (e forse per molti pallosissime) camminate
o pedalate...
Di chi bisogna fidarsi allora? Beh del proprio fisico.
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