Essere grassi non consente di vivere una tranquilla e serena “normalità”.
Scale?
Fatica? Stanchezza? Delusioni? Autostima sotto i piedi? Poltrone
strette nei treni e negli aerei? Cattivo esempio per i figli? Problemi
di salute?
[...]
Questi problemi sono evidenti e non ci spendo neanche una parola in più, anche perchè NON sono quelli più gravi.
La salute viene (quasi) prima di tutto, ma c’è qualcosa che secondo me è davvero più importante e cioè ‘vivere con pienezza’.
In un post precedente raccontavo che una persona importante, un
“grande della vita” mi ha insegnato con i fatti, a vivere con intensità,
a non lasciare niente di intentato.
Quello
che secondo fa veramente la differenza, non sono tanto i lati negativi
che si incontrano nell’essere obesi (o drogati, o alcolizzati, o malati
di lavoro...), quanto gli aspetti positivi che si perdono.
Respirare
a pieni polmoni in un bosco, una corsa liberatoria o una pedalata zen
fuori città, una veleggiata in amicizia non sono la stessa cosa, se le
forze non rispondono e ci sentiamo “legati”.
Confrontarci
con la natura, vivere in pienezza, cogliere serenamente i frutti della
vita senza sentirsi in colpa o in debito con sè stessi... come può
essere possibile farlo se non siamo “mens sana in corpore sano”?
Poter vivere con intensità, senza autoprivarsi del piacere di tutto, questa è la chiave.
Anche del piacere del cibo, perchè il TROPPO cibo diventa una malattia, e nella malattia c’è molta più dipendenza che piacere.
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