lunedì 29 ottobre 2012

Rendersi conto del problema

Essere grassi non consente di vivere una tranquilla e serena “normalità”.
Scale? Fatica? Stanchezza? Delusioni? Autostima sotto i piedi? Poltrone strette nei treni e negli aerei? Cattivo esempio per i figli? Problemi di salute?
[...]
Questi problemi sono evidenti e non ci spendo neanche una parola in più, anche perchè NON sono quelli più gravi.

La salute viene (quasi) prima di tutto, ma c’è qualcosa che secondo me è davvero più importante e cioè ‘vivere con pienezza’.

In un post precedente raccontavo che una persona importante, un “grande della vita” mi ha insegnato con i fatti, a vivere con intensità, a non lasciare niente di intentato.
Quello che secondo fa veramente la differenza, non sono tanto i lati negativi che si incontrano nell’essere obesi (o drogati, o alcolizzati, o malati di lavoro...), quanto gli aspetti positivi che si perdono.

Respirare a pieni polmoni in un bosco, una corsa liberatoria o una pedalata zen fuori città, una veleggiata in amicizia non sono la stessa cosa, se le forze non rispondono e ci sentiamo “legati”.
Confrontarci con la natura, vivere in pienezza, cogliere serenamente i frutti della vita senza sentirsi in colpa o in debito con sè stessi... come può essere possibile farlo se non siamo “mens sana in corpore sano”?

Poter vivere con intensità, senza autoprivarsi del piacere di tutto, questa è la chiave.

Anche del piacere del cibo, perchè il TROPPO cibo diventa una malattia, e nella malattia c’è molta più dipendenza che piacere.

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